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    Use of complementary and alternative medicine (CAM) in cancer patients. An italian multicenter survey

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    INTRODUCTION: Complementary and Alternative Medicine (CAM) include a wide range of products (herbs, vitamins, minerals, and probiotics) and medical practices, developed outside of the mainstream Western medicine. Patients with cancer are more likely to resort to CAM first or then in their disease history; the potential side effects as well as the costs of such practices are largely underestimated. PATIENTS AND METHOD: We conducted a descriptive survey in five Italian hospitals involving 468 patients with different malignancies. The survey consisted of a forty-two question questionnaire, patients were eligible if they were Italian-speaking and receiving an anticancer treatment at the time of the survey or had received an anticancer treatment no more than three years before participating in the survey. RESULTS: Of our patients, 48.9% said they use or have recently used CAM. The univariate analysis showed that female gender, high education, receiving treatment in a highly specialized institute and receiving chemotherapy are associated with CAM use; at the multivariate analysis high education (Odds Ratio, (OR): 1.96 95% Confidence Interval, CI, 1.27-3.05) and receiving treatment in a specialized cancer center (OR: 2.75 95% CI, 1.53-4.94) were confirmed as risk factors for CAM use. CONCLUSION: Roughly half of our patients receiving treatment for cancer use CAM. It is necessary that health professional explore the use of CAM with their cancer patients, educate them about potentially beneficial therapies in light of the limited available evidence of effectiveness, and work towards an integrated model of health-care provision

    L’attività dei Centri Antifumo italiani tra problematiche e aree da potenziare: i risultati di un’indagine svolta attraverso un questionario on-line

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    Introduzione. In Italia sono 295 i Servizi per la cessazione dal fumo di tabacco (Centri Antifumo - CA) afferenti al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) censiti nel 2011 dall’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OssFAD) dell’Istituto Superiore di Sanità. La presente indagine, condotta dall’OssFAD in collaborazione con i CA, è stata volta a rilevare alcune delle problematiche con le quali il personale dei CA si confronta per portare avanti la propria attività e le iniziative ritenute utili per migliorarla. Materiali e metodi. L’indagine è stata condotta dal 7 al 21 maggio 2012, mediante un questionario compilabile on-line composto da 5 brevi sezioni di domande con un totale di 38 items da completare. Il link al questionario on-line è stato inviato per e-mail a 322 indirizzi dei CA censiti nel 2011 dall’OssFAD. I dati raccolti sono stati elaborati statisticamente con il programma SPSS 20. Risultati. All’indagine hanno risposto 146 operatori dei CA (45,3%). Sebbene ci siano aspetti ormai consolidati dell’attività dei CA, sono ancora molte le criticità che gli operatori riscontrano nella loro attività. Le principali problematiche che influiscono in modo fondamentale/rilevante per la buona attività del centro sono le “Scarse o nulle risorse economiche” per il 60,7% del personale, “la mancanza di personale dedicato” per il 52,4% del personale; il “riconoscimento/mandato istituzionale del CA” per il 40,9% del personale. Tra le azioni ritenute più efficaci per facilitare l’accesso ai CA sono risultate la sensibilizzazione del personale sanitario (91%), in particolare dei medici di famiglia e l’inserimento delle prestazioni antitabagiche nei LEA (76,8%). Conclusioni. È auspicabile che l’attività dei CA riceva una maggiore attenzione, attraverso la dotazione di strutture, personale e finanziamenti adeguati a svolgere un importante ruolo nella tutela e promozione della salute
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